''Summer lights 2020''», colori e giochi di luce sulla magica Alberobello dal 14 luglio al 30 settembre 2020 | Tempesta Autoservizi
17678
post-template-default,single,single-post,postid-17678,single-format-standard,bridge-core-3.1.8,cookies-not-set,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,footer_responsive_adv,qode-content-sidebar-responsive,qode-smooth-scroll-enabled,qode-theme-ver-30.8.3,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-7.6,vc_responsive

”Summer lights 2020”», colori e giochi di luce sulla magica Alberobello dal 14 luglio al 30 settembre 2020

Tutto pronto ad Alberobello per il «Summer lights» 2020. Ogni sera, fino a fine settembre, le luci illumineranno tutti i trulli della zona Monti, il Trullo Sovrano e il Belvedere. Per tutta l’estate le meravigliose abitazioni a forma di cono della capitale dell’Unesco si accenderanno in un tripudio di colori e giochi di luce che renderanno ancora più magica Alberobello.

L’illuminazione sui trulli è realizzata dal Comune in collaborazione con ENGIE Italia, l’azienda che dal 1° aprile 2018 gestisce il servizio di pubblica illuminazione di Alberobello, e Unique Eventi. Quest’anno, oltre alle tradizioni luci, ci saranno installazioni luminose dedicate a Raffaello in occasione dei 500 anni dalla morte del pittore, una delle figure più importanti del Rinascimento.

«Anche per questa estate abbiamo voluto il «Summer lights» affinché le luci «accendessero» un segnale di speranza dopo il difficile periodo di lockdown e in questa fase di lenta e combattiva ripresa» – afferma l’assessore al Turismo Antonella Ivone -. «Due anni fa le installazioni luminose furono dedicate a Klimt, l’anno scorso al genio di Leonardo, quest’anno ad un altro grandissimo pilastro dell’arte italiana. Come ogni estate le luci renderanno ancora più speciale e più magica Alberobello nel segno del principio che da sempre ci muove: l’accoglienza migliore ai tanti visitatori e turisti che ogni anno ci scelgono e che già in queste prime serate d’estate ci hanno onorato della loro presenza»