31 Ott Il grano dei morti
Dolce tipico della tradizione e del folklore pugliese, il “grano dei morti”, o Colva, è un vero e proprio inno alla rinascita offerto dalle famiglie ai propri defunti in occasione del 2 novembre. La sua ricetta è antica e vanta origini quasi leggendarie ed è un trionfo di deliziosi prodotti di stagione caratterizzati da una forte simbologia.
Si perdono tra storia e leggenda le origini del dolce Pugliese preparato in occasione del giorno della commemorazione dei defunti. Il “grano dei morti”, così chiamato proprio per la ricorrenza a cui è legato, è una specialità diffusa specialmente nella provincia di Foggia dove viene preparato tra l’1 e il 2 novembre lasciandone una porzione per i defunti. L’usanza sembra affondare le proprie radici in epoca romana quando si usava consumare grano bollito benedetto durante la funzione religiosa. Secondo molti non mancano, comunque, negli ingredienti, i riferimenti alla mitologia greca ed in particolare al mito di Kore o Persefone (nota in epoca latina come Proserpina), figlia di Zeus e della dea delle messi Demetra (Cerere nella mitologia latina), che venne rapita da Ade e trattenuta nel regno dell’oltretomba dal quale non poteva tornare per aver mangiato dei chicchi di melograno. Demetra, che fino ad allora aveva garantito lunghi anni di copiosi raccolti, disperata per aver perso sua figlia, smise di far crescere le messi costringendo la terra ad un lungo inverno improduttivo. Solo un compromesso tra Zeus ed Ade consentì a Kore di poter fare ritorno tra i vivi soltanto per alcuni mesi dell’anno, durante i quali, con la madre felice di avere la figlia accanto, faceva rifiorire la natura e germogliare la terra.
- 500 gr di grano (varietà bianchetta)
- 1 melograno
- cannella (1 bastoncino)
- chiodi di garofano
- frutta candita (cedro)
- mandorle (facoltative)
- 4 cucchiai di zucchero
- vincotto q.b.
- 150 gr. di noci sgusciate
- 100 gr. di cioccolato fondente
Tenere a bagno i chicchi di grano per almeno 12 ore. Risciacquare e scolare il grano prima di cuocerlo in abbondante acqua fino a coprirlo, portare a ebollizione e lasciare cuocere per circa un’ora. Lasciarlo raffreddare. Tostare le mandorle e tritarle insieme alla cannella e i chiodi di garofano. Sbucciare il melograno ed estrarre i chicchi. Tagliare a pezzetti il cioccolato fondente.
Condire il grano con tutti gli ingredienti e i chicchi di melograno e aggiungere in ogni porzione il vincotto (mai dentro il composto in quanto la sua densità potrebbe poi indurire il dolce).
Si può conservare in frigo ma non per più di due giorni. (Pugliamonamour.it)