Deejay Ten la prima tappa è Bari! | Tempesta Autoservizi
16945
post-template-default,single,single-post,postid-16945,single-format-standard,bridge-core-2.5.9,cookies-not-set,qode-page-transition-enabled,ajax_fade,page_not_loaded,,qode_grid_1300,footer_responsive_adv,qode-content-sidebar-responsive,qode-theme-ver-25.5,qode-theme-bridge,disabled_footer_top,wpb-js-composer js-comp-ver-6.5.0,vc_responsive

Deejay Ten la prima tappa è Bari!

Presumiamo che il sabato sarà dedicato alla visita della città, per poi arrivare belli arzilli la domenica alla partenza in Corso Vittorio Emanuele.

Per coloro che intendono rispettare questo programma, abbiamo preparato una guida in cinque tappe per visitare le bellezze di Bari nella giornata di sabato.

Colazione

Se arrivate il venerdì sera, il vostro sabato barese può cominciare con un’esperienza mistica alle nove di mattina: la colazione.

Gli amanti del salato possono gustare la tipica focaccia pugliese in uno dei tanti panifici di Bari vecchia.

Per chi invece preferisce un risveglio dolce, consigliamo una sosta pasticciotto.

Mattina

Caricate le batterie con la colazione, siete pronti per cominciare la visita di Bari Vecchia.

Preparatevi a immergervi in un labirinto di suoni e odori, con il vociare della vita famigliare e il profumo del ragù di carne di cavallo che fuoriescono dalle porte aperte sui vicoletti.

Partendo da Piazza del Ferrarese, divertitevi a vagabondare per le viuzze del borgo antico fino ad Arco Basso, dove prosegue l’antica consuetudine di preparare le orecchiette per strada.

Se siete fortunati, potete incontrare qualche simpatica signora che vi propone di organizzare per cena una tavolata alla buona in qualche sotterraneo nei dintorni. Un’esperienza più unica che rara, da accettare senza paura.

Proseguite poi alla ricerca delle piazzette con i “tegamoni” di polenta, la stessa che a fine giornata si trasforma in polenta fritta per le sgagliozze, pilastro del cibo di strada barese insieme a panzerotti popizze.

Consigliato un giretto anche al mercato, per poi proseguire verso la cattedrale, dove il contrasto della pietra bianca che si staglia nell’azzurro del cielo vi consente di scattare una foto da like assicurato.

Un’occasione che si ripresenta subito dopo, durante la passeggiata sulla muraglia, di fronte all’azzurro infinito del mare che si fonde con il cielo.

Per finire, una tappa al castello e una piccola sessione di shopping: piazza Ferrarese per quello creativo (Spazio Murat), via Sparano e via Melo per quello canonico.

Pomeriggio

La Basilica di San Nicola nel cuore della città vecchia di Bari, è uno dei più fulgidi esempi di architettura del romanico pugliese. In stile romanica fu costruita tra il 1089 e il 1197, durante la dominazione normanna.  La tradizione vuole che la Basilica sia stata eretta a seguito dell’arrivo a Bari di un gruppo di marinai baresi (partiti alla volta di Myra in Turchia) in possesso delle spoglie di San Nicola. La realizzazione della Chiesa è legata alla volontà di ospitare e custodire le reliquie del Santo (depositate in una abbazia benedettina il 9 maggio 1087) la cui venerazione riguarda anche la dimensione ortodossa. Leggende narrano che in realtà la basilica fu costruita per celare il Sacro Graal, il calice dal quale Cristo bevve nel giorno dell’Ultima Cena con gli apostoli. A fondamento di questa leggenda Bari era il porto dal quale crociati e gente di ventura partiva per la terra santa, quindi era ritenuta una città ai margini dell’impero, ma nello stesso tempo pregna di sacralità. San Nicola di Myra è uno dei Santi a cui i cristiani ortodossi, in special modo russi, riservano una devozione particolare.

Con la caduta del blocco sovietico e la conseguente apertura dei paesi dell’est Europa sul fronte occidentale, la Basilica ha rappresentato e rappresenta tuttora, vivamente, uno dei punti più importanti del turismo legato ai pellegrinaggi religiosi. Il suo essere meta privilegiata delle due Chiese segna l’incontro tra la cultura greco-ortodossa – che ha condizionato fortemente l’intera regione nel corso della sua storia – e quella cattolico-romana.

A suggello dell’amorevole e fruttuoso scambio ecumenico le celebrazioni in rito ortodosso che ogni giorno dell’anno si tengono nella cripta della Basilica, accanto al simulacro del santo. Il flusso secolare dei pellegrini ha permesso la costituzione di un “tesoro”, composto dai doni (spesso in materiali preziosi) che essi portavano in Basilica come segno di devozione per il santo che vi si venerava.

Aperitivo

Al calar del sole, è tempo di dirigersi al porto per un aperitivo con birra ghiacciata e focaccia, vicino ai banchetti dei pescatori (se piove, si può stare al coperto).

Prima però, ricordatevi di passare dal Teatro Margherita per un altro scatto che farà impennare le vostre pagine social.

Cena

Bari Vecchia o il quartiere Madonnella sono i posti migliori dove trovare ristorantini di qualità, ma per essere sicuri di sedervi, dovete prenotare in anticipo, magari durante la passeggiata del mattino.

Se invece è tutto pieno, non disperate: nel quartiere Madonnella potete trovare food truck che niente hanno da invidiare alla cucina dei ristoranti. Lì vicino, potete anche ammirare il Palazzo dell’Acquedotto e il Teatro Petruzzelli, che con la sua facciata rossa vi sfida ancora una volta a trovare l’inquadratura perfetta.

Buona corsa e benvenuti a Bari!